Vita Cristiana

Mese di maggio: devozione a Maria, madre di Dio

Nessuno osa parlare male della figura di Maria con in braccio il bambino. È l’arma potente che Dio fatto uomo, ha utilizzato per noi e per far pensare all’umanità che la vita è dono di Dio.
In questo mese il ricordo di Maria è rimasto nel cuore di noi di una certa età. È la potenza della mamma che ci ha educati alla preghiera quotidiana e al rispetto del sacro. Oggi tante feste di comu-
nione e di cresima, tanta eleganza, ma per molti sarebbe opportuno ripassare le preghiere e saper rispondere alle indicazioni dell’eucaristia di Dio in mezzo a noi. La mia è una constatazione che non vuole dare un giudizio negativo ma soltanto far pensare all’opportunità di instaurare un rapporto di preghiera con il nostro creatore.
La comunione è l’incontro con Gesù presente nel sacramento, ma nella domenica successiva per tanti è già dimenticato. La cresima al posto di testimoniare diventa la corsa a non farsi più vedere
dalla comunità.
È importante pensare e credere che il Signore guarda alla nostra vita e considera importanti i nostri talenti da raddoppiare e una sana educazione alla fede. Persiste l’idea che tutto è del sacerdote e tutto deve essere rimandato a lui.
Non è così: il sacerdote è mandato per fare chiesa, guidare la comunità alla fede.
Le strutture della chiesa sono della comunità per la preghiera e animare la fede in Dio. Il sacerdote migliora ciò che ha trovato e non è autorizzato a prendere nulla; solo ciò che serve per una vita
decorosa

don Giuseppe Sbuttoni
Consulente ecclesiastico prov. Acli

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