Vita Cristiana

70 anni fa veniva eletto papa Giovanni Battista Montini


Il 21 giugno 1963 i cardinali scelsero Giovanni Battista Montini come successore di Pietro. Sceglie per sé il nome di Paolo.
Il pontificato di Paolo VI fu segnato da diversi significativi episodi. La volontà di portare a termine il Concilio Vaticano II, fortemente voluto da Papa Giovanni XXIII, il mantenimento dell’unità della Chiesa, messa a dura prova da un crescente numero di correnti interne; le decisive novità introdotte nel mondo ecclesiastico, dal Sinodo dei vescovi alla riforma della liturgia, nella prospettiva di aggiornare l’identità cattolica a cominciare dal suo linguaggio.
La storia delle ACLI nel loro primo trentennio è indissolubilmente legata alla figura di Giovanni Battista Montini, che ne volle la nascita e tutelò la continuità da Sostituto della Segreteria di Stato, seguì le sorti da un osservatorio privilegiato da Arcivescovo di Milano e poi da Papa, prima che incomprensioni e malintesi intervenissero a creare lacerazioni con forti strascichi nella storia della Associazione e dei suoi iscritti.
Per Paolo VI il periodo più difficile della sua esperienza fu – forse – quello del rapimento di Aldo Moro, sequestrato dalle Brigate Rosse nella primavera del 1978 e amico personale del Papa. Il Pontefice fece il possibile per salvare la vita dello statista e uscì certamente molto scosso dall’esito drammatico della vicenda. Si spense poco dopo, nell’estate del 1978.
A lui si deve l’internazionalizzazione della Curia, la riforma della liturgia, l’apertura autentica ai popoli di tutto il mondo, l’affermazione dello sviluppo come via per la pace, l’idea di una civiltà dell’amore come obiettivo concreto cui tendere e alla cui opera chiamare le donne e gli uomini di buona volontà. Ed è per questo, e per il suo personale esempio di santità, che egli merita il ricordo e l’affetto di tutti noi.
Don Celso Dosi

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