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Il Coronavirus si combatte anche a tavola

Seppure non scientificamente dimostrato, è plausibile pensare che una corretta alimentazione possa rafforzare le difese immunatrie dell’organismo, rendendolo più resistente agli attacchi del Coronavirus.

Se si mangia sano, con poco sale, con fonti proteiche selezionate (pesce, legumi) con buon apporto di acidi grassi insaturi e polinsaturi come quelli della frutta secca, del pesce e dell’olio d’oliva, oltre che con abbondante uso di vegetali ricchi di oligoelementi e soprattutto fibre, si ottimizza la composizione e funzione del nostro microbiota intestinale e di conseguenza la sua capacità di implementare l’efficacia difensiva del sistema immunitario nei confronti di tutti gli agenti patogeni esterni.

Quando il microbiota è in salute produce degli interferoni che sono proteine anti-virali in grado di portare all’immunità e alla sopravvivenza del contagiato.

Dopo tanti giorni al chiuso è importante anche reintegrare la vitamina D visto che moltissimi anziani, chiusi in casa e alcuni senza possibilità di usufruire di giardini o terrazzi, non hanno avuto occasione di esporsi a sufficienza ai raggi solari, principale fonte di questa vitamina. E’ possibile trovarla anche nell’olio di fegato di merluzzo, nel tuorlo d’uovo, nel burro e, in generale, nei formaggi più grassi

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