Non siamo i padroni del mondo
“Laudato sii, mi Signore per il sole, la luna, le stelle e per ogni tua creatura che hai donato all’uomo”. Secondo questo cantico di San Francesco noi dovremmo vivere il tempo della nostra vita nel Ringraziamento continuo e nel dono del nostro prossimo. Riconoscendo l’amore del nostro Dio e quanto è necessario rimanere uniti a lui.Non bisogna mai dimenticare lo scopo della vita che consiste, almeno, nel raddoppiare i talenti che il Signore ci ha donato. Al ritorno è un padrone esigente. Come uomini e come cristiani non possiamo più permettere tanta violenza, tanto odio, tanta morte nella guerra ma anche nella vita quotidiana. I bambini che sono il dono più grande del nostro Dio non devono più morire per fare o per la violenza di altri. Di fronte ad un bambino non devo mai arrabbiarmi e neppure pensare di perdere tempo se gioco con lui, piuttosto sto costruendo il suo futuro. La calamità che oggi sta attraversando il mondo intero ci deve far pensare tante cose: siamo semplici creature. Non possiamo pensare di governare il mondo o di comprarlo tutto per poi comandare. Sempre il Vangelo ci risponde: “… in quella stessa notte Dio lo chiamò per rendere conto della sua anima”.
Don Giuseppe Sbuttoni
assistente ecclesiastico