5 x mille

PAROLA AI GIOVANI CONTRO IL GIOCO D’AZZARDO

Gratta e…. perdi! Il destino non si trova in un biglietto… L’illusione di vincere ti porta a perdere!

Sono alcuni degli slogan prodotti dai ragazzi degli Istituti Superiori di Piacenza che hanno partecipato al progetto di prevenzione al disturbo da gioco d’azzardo.

Il progetto, intitolato il “Gioco che non è un gioco 2.0”, è stato realizzato grazie ai finanziamenti del 5 per mille alle Acli e ha coinvolto 170 studenti piacentini. In particolare, hanno partecipato le classi 1D,1F,1G dell’Istituto Romagnosi, 1A e 1B dell’Istituto Casali, 1A e 1B dell’Istituto ISII Marconi e la prima meccanici dell’Ente di formazione En.A.I.P.

L’aumento del fenomeno del gioco d’azzardo nella popolazione giovanile pone in rilievo la necessità di effettuare progetti di prevenzione che coinvolgano il prima possibile le fasce d’età più giovani. La scelta degli allievi delle classi prime segue pertanto le indicazioni dell’OMS che consiglia di intervenire tempestivamente per contrastare l’aumento del rischio di modalità di gioco problematico nell’adolescenza.

Il progetto si è articolato in due incontri svolti nelle classi dalle psicoterapeute Dott.ssa Laura Mocchi e Dott.ssa Elena Nazzari, il primo della durata di 2 ore il secondo della durata di 1 ora, per ogni singola classe. Gli incontri sono stati effettuati a distanza di una settimana l’uno dall’altro.

Agli allievi presenti sono stati consegnati questionari contenenti domande sulle abitudini, sulla frequenza e le credenze legate al gioco d’azzardo.

Durante il primo incontro sono state svolte attività finalizzate all’acquisizione di conoscenze sui meccanismi che differenziano il gioco d’azzardo da altri tipi di gioco. In particolare sono stati illustrati i processi mentali che si attivano nel gioco d’azzardo patologico. Gli alunni sono stati stimolati a riflettere sulle credenze e sulle trappole che si attivano nel giocatore incastrandolo in modalità di gioco problematico. Infine, è stato presentato un video “Il caso, Lucky, non si può influenzare!”, strumento validato ed efficace, in base agli studi presenti in letteratura, nella prevenzione al gioco d’azzardo.

Nel secondo incontro il progetto ha previsto, oltre ad una parte più formativa, una parte più attiva in cui gli studenti sono stati invitati a produrre slogan finalizzati a sensibilizzare le persone sul tema del gioco d’azzardo. Gli slogan più originali e incisivi sono stati selezionati e saranno affissi sugli autobus di linea SETA (per vedere gli slogan clicca qui). Gli allievi hanno partecipato con interesse e collaborazione producendo numerosi slogan in cui si riflettono modalità di pensiero protettive verso il gioco d’azzardo patologico. È stato interessante notare come nelle frasi prodotte l’attenzione viene infatti posta sul ruolo del caso, sull’illusione della vincita, sulla valutazione della probabilità, sulle conseguenze del gioco, sull’importanza di investire tempo e risorse su sé stessi o sulle relazioni, tutti aspetti che nelle modalità di gioco problematico vengono trascurati. Il progetto pertanto ha ottenuto risultati positivi non solo nei contenuti trasmessi, ma anche nello sviluppo di processi cognitivi e modalità di pensiero costruttive.

Smetti di giocare, scommetti su te stesso!

                                                                                    Laura Mocchi e Elena Nazzari

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *