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MI RITORNI IN MENTE: ALLENARE LA NOSTRA MENTE, SI PUO’!

“Dove avrò messo gli occhiali?” “Come si chiamava il signore che ho incontrato oggi…non mi viene il nome…eppure ce l’ho qui sulla punta della lingua…”

Non ricordare un numero di telefono o il nome di una persona nota, dimenticare dove abbiamo riposto gli oggetti, non avere più i riflessi pronti come in passato, sono fenomeni comuni con l’avanzare dell’età. L’invecchiamento è un processo complesso che comporta modificazioni anatomiche, biologiche, fisiologiche e psicologiche nel nostro cervello. Difficoltà di attenzione e concentrazione, rallentamenti nei ragionamenti e cali di memoria, sebbene possano spaventare, sono espressione di un normale processo di invecchiamento.

Ma c’è una buona notizia: qualcosa si può fare! Numerose ricerche mostrano come progetti finalizzati ad “allenare” le funzioni del nostro cervello (come memoria, attenzione, concentrazione) aiutino a rallentare il declino cognitivo. Il progetto “Mi ritorni in mente”, nato con la collaborazione delle associazioni Acli, FAPAcli di Piacenza e le psicologhe Elena Nazzari e Laura Mocchi prevede un programma di “allenamento della mente”, le cui finalità principali sono promuovere stimolazioni cognitive e prevenire un eccessivo decadimento cognitivo negli anziani.

Il progetto ha avuto inizio con una giornata introduttiva nel mese di giugno svolta presso il Circolo Acli di Fiorenzuola, in cui le dottoresse hanno illustrato in modo preciso e chiaro cosa avviene nel nostro cervello quando invecchiamo. Successivamente, ad ottobre è stata effettuata una valutazione iniziale dei partecipanti, in seguito alla quale, le persone hanno scelto se partecipare agli incontri di gruppo o a sedute individuali. A partire da ottobre gli incontri di gruppo sono stati svolti con cadenza settimanale presso il Circolo Acli di Fiorenzuola. Durante le sessioni di gruppo sono stati svolte attività finalizzate ad allenare l’attenzione, la memoria, l’orientamento spazio-temporale, il linguaggio e il ragionamento logico. I partecipanti hanno aderito con entusiasmo, spirito di partecipazione e impegno, mettendosi in gioco e stimolando le proprie risorse. Inizialmente il progetto avrebbe dovuto concludersi nel mese di dicembre, ma su richiesta dei partecipanti proseguirà anche nell’anno nuovo. Per chi fosse interessato, saranno possibili anche nuove iscrizioni.

Impegnarsi in attività stimolanti è una condizione indispensabile per ritardare il declino cognitivo, considerato dalle persone la causa principale del “sentirsi vecchi”. Come scrisse Franz Kafka: “Chi conserva la facoltà di vedere la bellezza non invecchia mai”.

Elena Nazzari e Laura Mocchi

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