Ottobre 2018: In preghiera con i nostri defunti guardando alla Risurrezione
La vita continua oltre la morte naturale del nostro corpo. Tutte le creature del passato hanno immaginato una vita nell’oltretomba accanto ai loro dei; noi cristiani abbiamo una certezza
ereditata dal nostro Dio che si è incarnato nella pienezza dei tempi, passò in mezzo a noi beneficando e risanando ogni forma di malattia nel popolo.
Per la nostra salvezza è morto in croce, è risorto dicendo: “Vado a prepararvi un posto…”.
All’inizio di novembre tutti si recano dai propri defunti, portando fiori e ceri. Molti pregano per la Chiesa del Cielo, invocano l’aiuto dei santi; altri, magari, fanno mercato, però «ci sono», e speriamo preghino almeno per qualche minuto.
Ognuno di noi davanti alla tomba dei propri cari ricorda, prega, si commuove.
In passato si recitava il rosario in casa tutte le sere. Il 2 novembre nella mia parrocchia di origine a Mariano ci rechiamo nel cimitero, di sera, per recitare il rosario con i nostri defunti che sono nella beatitudine di Dio. L’insegnamento dato a noi dai nostri genitori e nonni resta sempre nella nostra formazione e nelle nostre scelte di vita.
Li ricordo sempre, ogni giorno e in modo particolare in questo inizio di novembre.
don Giuseppe Sbuttoni