5 x mille

IL GIOCO CHE NON E’ GIOCO: DIARIO DI META’ PROGETTO

Con questo progetto le ACLI si propongono di attuare un’azione di prevenzione verso i rischi derivanti dal gioco d’azzardo che corrono i giovani

Alcuni studi rivelano infatti che questo fenomeno non riguarda solo il mondo degli adulti, ma si sta diffondendo sempre più anche tra le popolazioni più giovani. Emerge anche che i primi contatti con il gioco d’azzardo avvengono nella Scuola Primaria e l’abitudine al gioco viene poi consolidata nella Scuola Secondaria. Alcuni studi recenti ci dicono che circa il 50% degli studenti italiani di età compresa tra i 15 e i 19 anni afferma di aver giocato, almeno una volta.

Il progetto si propone di: incrementare la conoscenza delle problematiche relative al gioco d’azzardo, illustrare i processi mentali che si attivano,  favorire la consapevolezza sulla propria vulnerabilità al problema,fornire strategie di prevenzione e individuare possibili soluzioni di gestione per le persone coinvolte

L’8 novembre dello scorso anno sono iniziati gli incontri presso l’istituto professionale En.A.I.P Piacenza.

Nel primo incontro è stata indagata la conoscenza generale dei ragazzi sul fenomeno del gioco d’azzardo patologico. Agli allievi presenti è stato consegnato un questionario contenenti domande sulle abitudini e le credenze legate al gioco d’azzardo (Pre Lucky). Sono state svolte attività finalizzate all’acquisizione di conoscenze sui meccanismi che differenziano il gioco d’azzardo da altre modalità di gioco. È stato proiettato un video “Il caso Lucky non si può influenzare!” (strumento validato per la prevenzione al gioco d’azzardo patologico). Al termine del video è stato consegnato il questionario Post Lucky per rilevare modificazioni nelle credenze.

Nel secondo incontro è stato condotta una riflessione sul video visto nel primo incontro mettendo in rilievo le illusioni cognitive che si attivano nel gioco d’azzardo patologico. Successivamente ai ragazzi è stato presentato il regolamento del concorso “Il gioco che non è gioco” in cui viene richiesto agli allievi di girare un video di pochi minuti. Gli allievi sono stati suddivisi in gruppi di lavoro. Ciascun gruppo si è impegnato per produrre idee e contenuti sul video da girare.

Nel terzo incontro sono stati visionati e raccolti i video prodotti. Gli allievi che non sono riusciti a finire il video sono stati invitati a farlo durante il terzo incontro.

Complessivamente hanno partecipato 68 studenti.

A gennaio è iniziata l’elaborazione dei dati raccolti con i questionari, successivamente sono stati caricati sulla pagina Facebook del Circolo ACLI En.A.I.P. Domenico Novara i brevi video per essere visionati e votati dai ragazzi delle classi coinvolte esprimendo un “mi piace”.

Contemporaneamente i video sono stati visionati e valutati da una giuria competente ed è stata stilata una classifica in base all’impegno, all’originalità del video e ai contenuti.

In questi giorni è iniziato la stesso percorso con i ragazzi di quattro prime classi delle scuole Romagnosi e Casali.

Il progetto si concluderà nei primi giorni di giugno con la premiazione dei video più votati.

Roberto Agosti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *