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AZZARDO: I PALETTI DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Con la delibera del 12 giugno 2017 n° 831 la regione Emilia Romagna indica le modalità  applicative del divieto, alle sale gioco e alle sale scommesse e alla nuova installazione di apparecchi per il gioco d’azzardo lecito, che non rispettino la distanza di 500 metri, calcolata secondo il percorso pedonale più breve, dai luoghi sensibili, cioè gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, i luoghi di culto, impianti sportivi, strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito  sanitario o sociosanitario, strutture ricettive per categorie protette, luoghi di aggregazione giovanile e oratori.

Inoltre si  autorizzano i Comuni ad individuare ulteriori luoghi sensibili e si fornisce un criterio per la loro individuazione basato su una valutazione dell’impatto sul contesto e sulla sicurezza urbana, nonché dei problemi connessi con la viabilità, l’inquinamento acustico e il disturbo della quiete

pubblica.

Operativamente cosa accade?

I comuni emiliani hanno ora sei mesi di tempo dalla data di  pubblicazione della delibera (circa fino a fine anno) per stendere una mappa dei suoi luoghi  sensibili e, in conseguenza di questo, deve prevedere un elenco con l’individuazione di:

-sale giochi e sale scommesse situate a meno di 500 metri dai luoghi sensibili;

-esercizi commerciali, di somministrazione di alimenti e bevande, aree aperte al pubblico, circoli privati ed associazioni, esercizi che ospitano apparecchi per il gioco d’azzardo lecito situati a meno di 500 metri dai luoghi sensibili.

Sulla base della mappatura, il Comune comunicherà ai titolari delle sale gioco e sale scommesse ricadenti nel divieto di esercizio (locale situato a meno di 500 metri dai luoghi sensibili) l’adozione

nei successivi sei mesi dei relativi provvedimenti di chiusura, e ai titolari degli altri esercizi con apparecchi per il gioco d’azzardo, ricadenti anch’essi nell’area situata a meno di 500 metri dai luoghi sensibili, il divieto di installazione di nuovi apparecchi e il divieto di rinnovo dei contratti di utilizzo alla loro scadenza.

Spetterà ai Comune, mediante gli operatori della Polizia locale,svolgere le funzioni di vigilanza e di controllo sull’osservanza del divieto.

I Comuni, entro diciotto mesi dalla data di pubblicazione della delibera di Giunta Regionale,  dovranno trasmettere all’Osservatorio regionale sul Gioco d’azzardo patologico i dati relativi alla  chiusura delle sale gioco e delle sale scommesse disposta in applicazione del divieto in oggetto e il numero degli apparecchi per il gioco d’azzardo lecito sigillati.

Si adegueranno i Comuni piacentini? Staremo a vedere.

Roberto Agosti

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