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CAF ACLI: una proposta per aiutare l’uscita dalla crisi

Le proposte del Caf Acli per velocizzare i rimborsi fiscali
Mentre è iniziata per il Paese la fase 2, dopo la lunga chiusura necessaria per arginare il virus, parallelamente è iniziata anche la fase 2 della dichiarazione del Redditi, interrotta sul nascere a inizio marzo.
Acli Service, la società delle Acli che in convenzione con CAF Acli si occupa di consulenza fiscale, ha immediatamente ripreso i contatti con i suoi utenti per completare rapidamente le loro dichiarazioni annuali con un problema in più: far si che i crediti che emergeranno dal modello 730/2020 siano incassati il più presto possibile dagli utenti.
Va proprio in questa direzione la proposta del Caf Acli, fatta attraverso il Direttore Conti e il Consigliere Delegato Mariotto, di facilitare i rimborsi dei crediti derivanti dalla dichiarazione dei redditi mod.730 indicando per tutti gli addetti del settore privato l’Agenzia delle Entrate come sostituto di imposta.
Con questo il Caf si muove in linea con l’art.3 dello statuto delle Acli che individua nell’azione sociale uno degli strumenti attraverso cui opera l’associazione, assieme a formazione e promozione di servizi. Questo distingue le Acli da una semplice agenzia di servizi.
Ma vediamo di spiegare meglio la proposta del Caf Acli . Per i lavoratori del settore privato che andranno a credito nel mod.730/2020 saranno le aziende, nella veste di sostituti di imposta, a dover rimborsare quei crediti sugli stipendi pagati da luglio a ottobre. Ma quante aziende saranno in grado di farlo?
Di qui la proposta di indicare, per quest’anno, lo Stato, nella fattispecie l’Agenzia delle Entrate, come sostituto di imposta alleggerendo il settore produttivo privato. Il procedimento sarebbe analogo a quello in vigore dei mod. 730 senza sostituto.
Normalmente, solo per i soggetti senza sostituto, esiste la possibilità di gestire il debito attraverso l’F24 con addebito automatico sul conto bancario del contribuente, mentre il credito viene rimborsato direttamente dall’Agenzia nel periodo che va dal dicembre al febbraio successivi.
Quello che Caf Acli propone è un’accelerazione dell’iter prevedendo che l’Agenzia, esperiti i controlli, provveda a far partire il rimborso non oltre un certo lasso di tempo, ad esempio il 15esimo giorno lavorativo dall’invio della dichiarazione.
Questo consentirebbe a milioni di contribuenti di vedere disponibile e spendibile in pochi giorni il proprio credito senza alcun onere per lo Stato.
Fausto Balestra

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