5 x mille

IL GIOCO CHE NON E’GIOCO 2.0

Il progetto delle ACLI di Piacenza finanziato con i fondi 5 x mille

Il gioco d’azzardo è un fenomeno complesso che può comportare profondo disagio sociale, compromettendo la qualità di vita delle persone coinvolte. A differenza che in altri tipi di gioco dove viene sviluppata la fantasia, la creatività e la socializzazione dei partecipanti, nel gioco d’azzardo il giocatore tende ad isolarsi dalle relazioni affettive e può trascurare le attività lavorative o scolastiche, arrivando a spendere anche ingenti quantità di denaro. Questo fenomeno non riguarda solo il mondo degli adulti, ma è diffuso anche nella popolazione giovanile. Uno studio italiano ha evidenziato che circa la metà degli studenti tra i 15-19 anni ha giocato d’azzardo almeno una volta nella vita.

I giochi on line e le scommesse sportive sono le modalità di gioco più frequenti nei ragazzi, i gratta e vinci nelle ragazze. I ragazzi coinvolti nel gioco d’azzardo tendono a trascurare la loro carriera scolastica e disinvestire dal proprio futuro.

Le Acli di Piacenza da alcuni anni svolgono attività di sensibilizzazione sulle problematiche legate al gioco d’azzardo patologico mettendo in atto interventi volti ad accrescere i fattori protettivi e diminuire quelli di rischio.

Tra questi, lo scorso anno scolastico hanno attivato un progetto di prevenzione e sensibilizzazione contro il gioco d’azzardo patologico nelle scuole piacentine.

In seguito all’esperienza positiva della precedente edizione, rilevata da questionari somministrati prima e dopo l’intervento in aula che hanno dimostrato come siano cambiate le credenze degli alunni nei confronti del gioco d’azzardo, anche quest’anno, grazie ai finanziamenti del 5 per mille, è stato riproposto un progetto di prevenzione nelle classi prime di alcuni Istituti Superiori piacentini. Il progetto, intitolato il “Gioco che non è un gioco 2.0”, si articola in due incontri per classe, tenuti dalle psicoterapeute Dott.ssa Laura Mocchi e Dott.ssa Elena Nazzari.

Durante gli incontri vengono proposte attività finalizzate ad aumentare la conoscenza sul fenomeno e sui processi mentali che si attivano nel gioco d’azzardo patologico e in particolare gli alunni vengono stimolati a riflettere sulle false credenze che si attivano nel giocatore, come quella di poter vincere in quanto “esperto” del gioco o quella di poter prevedere o controllare le vincite, incastrandolo in modalità di gioco problematico. Vengono inoltre fornite strategie di prevenzione e individuate possibili soluzioni di gestione per le persone coinvolte.

Il progetto prevede una parte più attiva in cui gli studenti sono invitati a produrre slogan che verranno affissi nei luoghi sensibili della città. Ad oggi si sono svolti 6 incontri presso l’Istituto Romagnosi di Piacenza (2 incontri per 3 classi) coinvolgendo circa 60 allievi. Sono inoltre stati effettuati 3 incontri presso l’Istituto Casali (2 incontri in una classe e uno in un’altra) coinvolgendo circa 45 studenti. L’attività proseguirà nei prossimi mesi con gli incontri nelle classi di ISII Marconi ed Enaip.                                                                                                                                             Sara Losi                                                                                                                 (responsabile progettazione)

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