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“IL GIOCO CHE NON E’ GIOCO”

E’ stato presentato oggi, 1° dicembre, il progetto delle ACLI provinciali di Piacenza “IL GIOCO CHE NON E’ GIOCO”.

Con questo progetto le ACLI si propongono di attuare un’azione di prevenzione verso i rischi derivanti dal gioco d’azzardo che corrono i giovani

Alcuni studi rivelano infatti che questo fenomeno non riguarda solo il mondo degli adulti, ma si sta diffondendo sempre più anche tra le popolazioni più giovani e, sebbene i giovani giochino meno rispetto agli adulti, tendono più facilmente ad essere coinvolti. Il rischio di sviluppare una forma di gioco patologica aumenta tanto più la persona inizia in giovane età. Emerge anche che i primi contatti con il gioco d’azzardo avvengono nella Scuola Primaria e l’abitudine al gioco viene poi consolidata nella Scuola Secondaria. Alcuni studi recenti ci dicono che circa il 50% degli studenti italiani di età compresa tra i 15 e i 19 anni afferma di aver giocato, almeno una volta. L’incontro con il mondo dei giochi spesso avviene in modo casuale, ma una serie di fattori di rischio legati al contesto socio economico, culturale, familiare e personale possono, successivamente, favorire l’insorgere di una patologia.

Alla presentazione del progetto erano presenti, oltre al presidente delle ACLI provinciali Roberto Agosti, le psicolighe Laura Mocchi e Elena Nazzari, referenti del progetto

Erano inoltre presenti la dott.ssa Cristina Capra, dirigente scolastico degli istituti Casali e Romagnosi, e la dott.ssa Maria Antonietta Rignanese, responsabile didattica dell’En.A.I.P, l’ente di irtruzione professionale delle ACLI.

8 saranno le classi coinvolte per un totale di circa 160 ragazzi.

Il progetto si concluderà alla fine di maggio del prossimo anno.

Per visualizzare i dettagli del progetto cliccare qui.

Roberto Agosti

 

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